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Economia circolare: da rottame metallico a risorsa produttiva

Quando si parla di riduzione dell’impatto ssull’ambiente mediante la riduzione dei rifiuti è necessario includere il concetto di economia circolare. Con tale definizione ci si riferisce a tutte quelle metodologie atte a riciclare e riutilizzare il più possibile determinati materiali al fine di creare un bacino di riserva sempre disponibile. In questo modo la circolarità rappresenta un vantaggio che intreccia sia valori economici per le aziende che fattori ambientali.

Cosa si intende per economia circolare

Come sottolineato in precedenza, l’economia circolare riguarda principalmente il concetto di sostenibilità in ambito industriale, compresa l’emissione di rifiuti difficili da smaltire. In particolare, tale accezione ha una valenza notevole in riferimento alla produzione di rottami metallici. Tali materiali possono essere esclusi dalla definizione di rifiuto ed entrare nella categoria delle risorse utili per diversi fini. In questo modo, è possibile contenere i costi sia dal punto di vista energetico che della necessità di approvvigionamento. Inoltre, riutilizzando elementi ferrosi di scarto è possibile ridurre in maniera corposa il numero di rifiuti emessi dal settore industriale. Proprio per questo, si parla di economia circolare in maniera sempre più insistente; tutti quei processi atti a dare nuova vita ai materiali in esubero, compreso il riciclo, sono fondamentali per rendere la filiera produttiva quanto più sostenibile possibile. In tal senso, i rottami metallici rappresentano una risorsa inestimabile per una catena di montaggio che necessita di costanti incrementi di materiale. Tra l’altro, i materiali ferrosi spesso contenuti in questi composti possono avere un valore economico piuttosto elevato favorendo processi legalizzati di compravendita tra le aziende.

Come un rottame metallico può essere trasformato in risorsa

Prima che un rottame metallico possa essere definito come risorsa fondamentale in ambito industriale, è necessario che si verifichino determinate circostanze fondamentali. Innanzitutto, in tal senso entrano in gioco tutti quei processi necessari a rendere tali materiali riutilizzabili e quindi soggetti a metodologie di riciclo. Spesso infatti i rottami metallici presentano l’aggiunta di sostanze estranee e non di tipo ferroso che ne impediscono il riutilizzo immediato. Inoltre, i rottami sono tendenzialmente composti dall’assemblaggio di più materiali metallici, come ad esempio rame e alluminio che risultano essere tra i più corposi. Per questa ragione, affidandosi ad aziende specializzate nella lavorazione e riciclaggio di questi materiali è possibile trasformarli in risorse ottimali.

Definizione dei processi di riciclaggio

Chiarita l’importanza di alcuni passaggi chiave capaci di rendere i rottami metallici delle vere e proprie risorse, è necessario conoscere quali sono i processi che rendono possibile tale circostanza. Per prima cosa, l’industria che produce l’esubero metallico deve prontamente segnalare il composto ad un’azienda specializzata nel trasporto e nel riciclaggio. Quest’ultima si occuperà della raccolta mediante strumenti adatti e con mezzi di movimento autorizzati dalla legge. La fase successiva prevede l’accumulo presso centri ottimizzati per la lavorazione dettagliata al fine di rendere il metallo puro e quindi nuovamente utilizzabile nel contesto industriale. Il tutto avviene pressando tutti i materiali per procedere con la selezione dei singoli materiali ferrosi presenti nel rottame. In particolare, tale procedura è volta principalmente a purificare il metallo privando il composto di tutte quelle sostanze chimiche o estranee. La fase finale prevede la fusione e poi la triturazione; da questo momento in poi i rottami metallici possono essere riutilizzati e considerati come risorsa di approvvigionamento.

Compravendita di rottami metallici

Considerato il valore di questa tipologia di esuberi industriali, oltre alle metodologie atte al riciclo, sono da annoverare anche le pratiche di vendita aziendale. Infatti, a dimostrazione del valore dei rottami metallici come risorsa effettiva, esiste la possibilità di rivendere tali materiale per fini prettamente economici. Il composto ferroso, in relazione a diverse caratteristiche intrinseche, può avere un valore monetario piuttosto ingente. Ciò giustifica la pratica piuttosto diffusa in ambito industriale di procedere alla vendita verso terzi al fine di ricavarne un corposo ritorno economico. Chiaramente, chi acquista ha l’interesse di accaparrarsi una potenziale risorsa dal punto di vista dei materiali; diversamente, i costi per la lavorazione e per l’acquisto supererebbero decisamente il concetto di sostenibilità.

Quali sono i vantaggi della transizione all’economia circolare

Viste le potenzialità effettive dei rottami metallici, sia come ipotetica materia prima che per valore economico, la transizione verso un’economia di tipo circolare rappresenta un obbiettivo stabile di tutto il settore industriale. Solo attraverso questo approccio ai materiali ferrosi è possibile riscontrare benefici che si ripercuotono sia sulle casse delle aziende che sulla attuale situazione ambientale tormentata dalla crescita degli agenti inquinanti. Le aziende possono garantire un aumento della competitività abbassando i costi necessari per una crescita produttiva. Inoltre, a giovare dell’utilizzo di rottami metallici come risorsa è anche il tasso di occupazione in virtù di nuova manodopera richiesta. Infine, non meno rilevante è proprio la minore produzione di rifiuti che potrebbero impattare in maniera negativa sulla stabilità dell’ambiente circostante.